Ennesimo no all’utilizzo dei dati biometrici sui luoghi di lavoro

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di Michele Mavino

Il provvedimento del Garante del 27 marzo 2025 costituisce un importante chiarimento interpretativo e applicativo circa i limiti e le condizioni del trattamento di dati biometrici in ambito lavorativo, in particolare nel settore pubblico. Un iIstituto scolastico di Tropea aveva introdotto un sistema di rilevazione delle presenze che associava badge e impronta digitale dei dipendenti ATA, con l’obiettivo dichiarato di contrastare assenteismo, frodi o danneggiamenti del sistema tradizionale.

Tuttavia, il Garante ha ritenuto che tale trattamento fosse illecito, poiché privo di un idoneo presupposto normativo, in violazione degli articoli 5, 6 e 9 del GDPR.

I dati biometrici (tra cui le impronte digitali) rientrano tra le categorie particolari di dati personali e, per questo, soggetti a un...

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