Corruzione e vincolo fiduciario

Di Giuseppe Vecchio

Con la sentenza n.r.g. 26771/2025, la Corte di Cassazione ha confermato il licenziamento di un dirigente pubblico di struttura complessa, coinvolto in un episodio di corruzione legato alla ricezione di assegni circolari da un imprenditore, destinati secondo le indagini all’acquisto di un’abitazione familiare.

L’esito era in qualche modo prevedibile: la dazione di denaro a un pubblico dirigente mina alla radice l’imparzialità e l’integrità che costituiscono la base del rapporto fiduciario con l’amministrazione.

La decisione, tuttavia, merita attenzione non tanto per l’esito, quanto per la “traiettoria” che conferma: la progressiva trasformazione del concetto di “fiducia” in parametro giuridico sostanziale.

La Cassazione ribadisce che il vincolo fiduciario tra dirigente e amministrazione non può sopravvivere a una condotta che, anche...

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