Valida anche senza la sottoscrizione dell’indagato.

Di Michele Mavino

La pronuncia in esame affronta questioni di rilevante interesse per gli operatori di polizia giudiziaria, sia sotto il profilo procedurale che sotto il profilo sostanziale. L’oggetto del ricorso riguarda, da un lato, la validità dell’elezione di domicilio effettuata dall’imputato, dall’altro, la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di violenza sessuale nella condotta contestata.

1. La validità dell’elezione di domicilio e le garanzie dell’indagato

Uno dei temi centrali della decisione concerne la validità dell’elezione di domicilio operata dall’imputato presso lo studio di un difensore d’ufficio. L’imputato ha contestato la regolarità della procedura, sostenendo di non aver sottoscritto il verbale di polizia giudiziaria a causa della mancata comprensione della lingua in cui era...

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