Concorsi pubblici: la correzione degli elaborati può essere rapida se non si dimostra l’inadeguatezza
Di Michele Mavino
La sentenza del Consiglio di Stato in esame affronta una controversia riguardante una procedura valutativa per la chiamata di un professore ordinario, regolata dall’art. 24, comma 6, della Legge 240/2010. Il caso trae origine dall’impugnazione, da parte di un candidato, degli atti della procedura concorsuale rinnovata a seguito di un precedente accoglimento di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
L’appellante, secondo classificato, ha contestato la valutazione operata dalla nuova commissione, sostenendo che vi fosse stata una modifica ingiustificata dei criteri di valutazione che avrebbe favorito il candidato risultato vincitore. In particolare, egli ha denunciato una distorsione del sistema di punteggio attraverso la suddivisione artificiosa di alcuni parametri di valutazione, nonché una scarsa valorizzazione dei titoli nei quali...