Stesso lavoro, meno soldi

Di Giuseppe Vecchio

Con la sentenza 168/2025 R.P.C., la Corte di Cassazione compie un passo importante nel riaffermare il principio fondamentale della libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea, riconoscendo il diritto di un docente universitario, proveniente da un altro Stato membro, a non subire un trattamento economico deteriore rispetto alla posizione rivestita nel proprio Paese di provenienza.

Il caso affrontato dalla Corte riguarda un professore associato assunto in Italia con un contratto che prevedeva condizioni economiche peggiorative rispetto a quelle precedentemente riconosciutegli in ambito comunitario. La Corte, con questa decisione, ha confermato l’applicabilità degli articoli 45 del TFUE e 7 del Regolamento (UE) n. 492/2011, secondo cui è vietata qualsiasi discriminazione basata sulla cittadinanza per quanto riguarda l’impiego, la...

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