il difficile equilibrio nella cooperazione europea

Di Giuseppe Vecchio

La recente sentenza della Corte di Cassazione (R.G.N.R. 2363/2025) segna un passaggio rilevante nel dibattito sulla cooperazione giudiziaria europea e la tutela dei diritti dei rifugiati. Il caso riguarda un cittadino straniero, richiedente asilo e residente in Italia, destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla Grecia, dove è stato condannato in via definitiva per tentato furto. La Suprema Corte ha confermato che il riconoscimento della protezione sussidiaria non rappresenta un ostacolo alla consegna, ribadendo un principio chiave: il divieto di respingimento – pilastro del diritto internazionale in materia di asilo – non trova applicazione nell’ambito dell’Unione Europea perché lo status di asilo o di protezione internazionale è per definizione...

Questo è un contenuto riservato.
Per visualizzarlo, è necessario effettuare l\'accesso.
Se non hai un account e vuoi essere inserito nella nostra lista di attesa, avvia una conversazione con la chat nella nostra pagina Home.
Home