Lo prevede la bozza del Decreto Milleproroghe in approvazione.
Di Michele Mavino
Il Codice della Strada italiano prevede che gli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie per le violazioni stradali siano aggiornati automaticamente ogni due anni in base all’andamento dell’inflazione rilevata dall’ISTAT. Questo adeguamento ha lo scopo di mantenere costante il valore reale delle multe nel tempo e fa riferimento, normativamente, all’articolo 195, comma 3 del Codice della Strada (D.lgs. n. 285/1992 e successive modificazioni) che stabilisce che “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è adeguata in misura pari all’intera variazione dell’indice dei prezzi al consumo” nei due anni precedenti.
Tuttavia, negli ultimi anni questo meccanismo automatico è stato sospeso più volte per decisione del legislatore, con l’obiettivo dichiarato di contenere l’impatto economico per i cittadini in un periodo caratterizzato da pressioni inflazionistiche e difficoltà economiche.
L’adeguamento automatico delle multe ha una logica economica e sociale: le sanzioni stradali, se lasciate fisse nel tempo, perdono potere sanzionatorio reale a causa dell’inflazione. L’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (indice FOI) è la base statistica utilizzata dall’ISTAT per questo calcolo. In assenza di sospensioni, a ogni scadenza biennale il Ministero della Giustizia (in coordinamento con il Ministero dell’Economia) dovrebbe emanare un decreto di aggiornamento entro il 1º dicembre dell’anno di riferimento, con decorrenza dal 1º gennaio dell’anno successivo.
Sospensione per gli anni 2023-2024 Alla fine del 2022, il governo approvò nella Legge di Bilancio 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197) una norma che sospendeva l’adeguamento biennale delle sanzioni per gli anni 2023 e 2024 a causa della situazione economica definita “eccezionale”. Tale sospensione significò che gli importi delle multe non vennero aumentati nell’inizio del 2023 come previsto, e rimasero invariati rispetto a quelli vigenti al 31 dicembre 2022.
Successivamente, alla fine del 2024, con il Decreto-Legge 27 dicembre 2024, n. 202 (contenuto nel Decreto Milleproroghe) il Governo ha esteso la sospensione dell’aggiornamento delle sanzioni anche per tutto il 2025. In pratica, l’articolo di legge ha modificato la precedente sospensione includendo anche l’anno 2025, così che gli importi delle multe non aumenteranno nemmeno dal 1° gennaio 2025. Secondo questa disposizione, il nuovo decreto ministeriale di adeguamento entrerà in vigore solo dal 1º gennaio 2026, basato sull’andamento inflattivo del biennio 2024-2025.
La bozza del Decreto Milleproroghe 2026, in discussione in questi giorni in Consiglio dei Ministri, ha ulteriormente bloccato anche l’aumento automatico delle multe previsto per il 2026, rinviando l’adeguamento a fine 2026. In tal modo, l’aggiornamento del biennio 2024-2025 slitterebbe ancora.
La motivazione ufficiale alla base delle sospensioni è sempre stata legata alla situazione economica generale, definita eccezionale per gli effetti post-pandemia, il caro energia e la crisi economica, con l’obiettivo di evitare che l’aumento delle sanzioni – che già possono pesare sul bilancio delle famiglie – aggravi ulteriormente i cittadini. Ma questa politica ha suscitato critiche da parte di associazioni di consumatori, perchè la sospensione non cancellerebbe gli aumenti, ma li rimanderebbe, con il rischio che dal 2027 si accumulino gli adeguamenti di più anni creando una “maxi-stangata” sui guidatori. Per esempio, questa (non sospesa) rivalutazione cumulativa dell’inflazione potrebbe portare ad aumenti anche superiori al +15-17% rispetto agli attuali importi.










