Combustione dei rifiuti
E se sono pericolosi? Fattispecie autonoma o semplice aggravante?
Di Michele Mavino
La vicenda trae origine dalla condanna, confermata in appello, di un imputato per il delitto di combustione illecita di rifiuti pericolosi (art. 256-bis d.lgs. 152/2006), aggravato ai sensi dell’art. 99 c.p., con irrogazione della pena di tre anni e quattro mesi di reclusione. La difesa, ricorrendo per cassazione, ha articolato due motivi principali: il primo riguardante un presunto travisamento della prova (in particolare, la qualificazione di un accendino come “a fiamma ossidrica” piuttosto che “antivento”), il secondo inerente alla qualificazione giuridica della fattispecie contestata, che – a detta della difesa – dovrebbe configurarsi come circostanza aggravante e non come reato autonomo.
Sul primo motivo, la Corte ha ricordato...