La comunicazione delle violazioni commesse dai veicoli del Ministero dell’Interno.

Auto scorta

di Stefano Manina

Capita più o meno in tutti i Comandi di accertare sia attraverso i sistemi di rilevazione automatica delle violazioni sia durante l’ordinaria attività di controllo della sosta, infrazioni al Codice della Strada che, alle successive verifiche, rsultano commesse da veicoli Ministeriali ed in particolare del Ministero dell’Interno.

Si tratta il più delle volte di veicoli dalla livrea civile e senza insegne utilizzate principlamente dal personale della Polizia di Stato per i servizi in borghese o sotto copertura e ancor più frequentemente per i servizi scorte di autorità e personalità che, per tale motivo quasi sempre, dietro presentazione delle necessarie giustificazioni, non incorrono nelle relative sanzioni.

Al fine di velocizzare il processo di lavorazione, notifica, comunicazione valutazione e riscontro da parte del Ministero delle modalità e finalità di utilizzo dei veicoli coinvolti, e far emergere l’eventiuale esimente e quindi autorizzare la mancata contestazione e addebito delle violazioni il Ministero, con propria circolare dello scorso 3 dicembre, ha richiesto alle diverse Prefetture di sensibilizzare in modo particolare i vari Comandi di Polizia Locale affinchè tutte le comunicazioni pervengano i modo unificato e tempestivo non alla struttura generale del Ministero ovvero all’ufficio di Gabinetto, ma direttamente all’ufficio deputato che è incardinato all’interno del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

Pertanto al fine di assicurare un diretto e razionale flusso informativo consentendo di snellire le proceure i Comandi interessati dovranno inoltrare i suindicati verbali direttamente al seguente indirizzo PEC:

dipps.015.1300(@pecps.interno.it.

e non utilizzare più altri indirizzi mail o PEC dello stesso Ministero dell’Interno.

In allegato la circolare in commento.

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