Telecamere in azienda: si no forse       

Di Stefano Manzelli

Anche le aree esterne e marginali di uno stabilimento industriale possono essere sorvegliate tramite telecamere. Purché ricorrano esigenze reali di tutela del patrimonio e sicurezza e l’istruttoria tenga conto delle specificità operative. È quanto evidenziato dal Tar Toscana, sez. II, nella sentenza n. 573/2025. Una società ha chiesto l’autorizzazione all’Ispettorato del Lavoro per installare nove telecamere ai sensi della legge n. 300/1970, dopo che era fallito il tentativo di accordo con le organizzazioni sindacali. Le telecamere avrebbero dovuto coprire le aree di scarico dei rifiuti industriali per prevenire rischi e danni aziendali. Il diniego dell’Ispettorato si è fondato sulla considerazione che si trattava comunque di luoghi di lavoro e che le misure proposte fossero sproporzionate e alternative a strumenti di prevenzione più adeguati. Il Tar ha evidenziato che le aree interessate risultano frequentate solo occasionalmente dai dipendenti e che la decisione dell’Ispettorato non ha tenuto conto né delle esigenze aziendali né del ridotto impatto sulla riservatezza. In pratica “il lavoratore non risulta specificamente controllato ma semplicemente investito del raggio d’azione delle telecamere”.

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