Videoriprese investigative
Quando sono utilizzabili quelle realizzate su area privata annessa all’abitazione.
Di Michele Mavino
La sentenza della Sesta Sezione Penale nr 4921 della Suprema Corte, depositata il 6 febbraio 2025, si colloca nell’ambito delle questioni di legittimità delle videoriprese investigative e dell’attendibilità degli elementi indiziari in sede cautelare. Il caso riguarda la conferma della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato Giuseppe Palermo, accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti (art. 73, comma 4, DPR 309/1990). Il ricorso era fondato su tre motivi principali, vale a dire l’inutilizzabilità delle videoriprese, l’asserita carenza del quadro indiziario e l’assenza di esigenze cautelari. La Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la legittimità della misura adottata.