La Cassazione ribadisce il diritto al pagamento dell’indennità di turnazione anche durante i giorni di ferie

di Stefano MANINA

Dopo il caso degli operatori di polizia locale di Lecco,  ( La Corte Suprema di Cassazione – Sezione Lavoro – con l’ordinanza n. 2597/2025)   la Corte di cassazione civile, Sezione Lavoro, con l’ Ordinanza 17 settembre 2025, n. 25528 ha emesso un nuovo pronunciamento che riconosce per i lavoratori turnisti del Pubblico Impiego il diritto a vedersi riconosciuta l’indennità di turno  anche durante i giorni di ferie.

La sentenza ricalca e conferma nella sostanza sia i principi espressi e sia il fondamento giuridico della precedente sentenza di cui avevamo già dato contezza e commento,

(cfr. https://polizialocaledigitale.it/lindennita-di-turno-va-riconosciuta-anche-durante-i-giorni-di-ferie ),

ribadendo che il diritto alle ferie retribuite, garantito dalla normativa europea e nazionale, non può subire compressioni attraverso la decurtazione di compensi collegati alle mansioni effettivamente svolte.

In quest’ ultimo caso la vicenda riguarda il ricorso di un infermiere dipendente di un’azienda sanitaria locale. Inquadrato che lavorava con un sistema di turni che copriva diverse fasce orarie, comprese quelle notturne.

Il ricorrente si era visto dare ragione sia in primo grado dal tribunale del lavoro che valutava illegittima la riduzione dello stipendio durante le ferie in quanto contraria al principio europeo secondo cui il periodo di riposo annuale deve garantire al dipendente lo stesso livello retributivo di cui gode mentre lavora.

Anche la Corte d’Appello accoglieva tale interpretazione precisando come l’indennità di turno compensa la specifica gravosità del lavoro organizzato a rotazione per garantire la continuità del servizio e che conseguentemente rientra a pieno titolo tra le somme che devono essere considerate nella busta paga anche nei giorni di ferie.

Infine in Cassazione è stato respinto il ricorso dell’ASL richiamando i principi elaborati dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che già da tempo aveva chiarito che l’espressione “ferie annuali retribuite” implica il mantenimento della retribuzione ordinaria. In particolare, i giudici europei hanno sottolineato come qualsiasi riduzione economica durante le ferie rischi di dissuadere i lavoratori dall’esercitare pienamente questo diritto, in contrasto con la finalità stessa della normativa comunitaria: assicurare un riposo effettivo a tutela della salute e della sicurezza.

La Cassazione ha quindi ribadito che devono essere computate tutte le voci di retribuzione legate alle mansioni e allo status professionale del lavoratore, comprese le indennità di turno, e non solo lo stipendio base.

Le sentenze in esame che paiono consolidare un orientamento ormai certo e incontrovertibile anche per i lavoratori del Pubblico impiego e in particolare pr gli operatori di Polizia Locale, costituiscono un importate precedente e una pietra miliare che potrà portare nel tempo al riconoscimento di un sacro santo diritto per tutti i lavoratori turnisti della polizia locale.

Si auspica che più che attraverso le vie legali e le carte bollate, gli operatori di polizia locale posano a breve vedersi riconosciuto quanto di spettanza con un intervento normativo e contrattuale e che magari questa importante decisione contribuisca a sbloccare lo stallo da troppi mesi perdurante nella trattativa del rinnovo del contratto degli Enti locali con il riconoscimento effettivo di tale istituto da parte dell’Aran assecondando una delle principali richieste  sule quali, a torto o ragione, si sono arroccate le sigle sindacali contrarie alla firma dell’ipotesi di rinnovo.

In allegato l’ordinanza 17 settembre 2025, nr. 25528. della Corte di cassazione civile, Sezione Lavoro.

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