di Stefano MANINA
Come comunicato sul proprio sito istituzionale con delibera n. 478, approvata dal Consiglio del 26 novembre 2025, Anac ha approvato le nuove Linee Guida in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione.
L’obiettivo è quello garantire un’applicazione uniforme ed efficace della normativa sul whistleblowing e indirizzare ulteriormente i soggetti tenuti a dare attuazione alla stessa.
In particolare considerati anche gli esiti della consultazione pubblica e acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali, nelle Linee Guida sono approfonditi i profili relativi a: il canale interno di segnalazione, le modalità di effettuazione della segnalazione e le ipotesi sanzionatorie; il gestore e la sua attività; i doveri di comportamento del personale dei soggetti sia del settore pubblico che privato; la formazione del personale; il ruolo di sostegno svolto dagli Enti del Terzo Settore.
Più nel dettaglio le Linee Guida espressione del generale potere di indirizzo attribuito ad ANAC in materia di misure di prevenzione della corruzione intendono fornire indicazioni sulle modalità di gestione dei canali interni di segnalazione, al fine di garantire un’applicazione uniforme ed efficace della normativa sul whistleblowing e indirizzare i soggetti tenuti a dare attuazione alla stessa.
Come si legge nella premessa del documento per la sua elaborazione Anac ha tenuto innanzitutto conto dei risultati del monitoraggio sullo stato di attuazione della normativa sul whistleblowing che condotto nel corso del 2023, attraverso la somministrazione di un questionario ai soggetti del settore pubblico e del settore privato chiamati ad attivare i canali interni di segnalazione.
Proprio l’analisi dei dati raccolti ha evidenziato significative criticità derivanti dalla nuova legislazione (tra cui la necessità di migliorare la comunicazione interna, la formazione del personale e la gestione dei canali di segnalazione) che hanno imposto di chiarire alcuni aspetti normativi e operativi e di fornire indirizzi interpretativi di carattere generale, con il fine di orientare i soggetti destinatari della normativa, nel rispetto della autonomia organizzativa di ciascun ente pubblico e privato.
E però opportuno ricordare che tuttavia le Linee Guida non sostituiscono né modificano le disposizioni contenute nella delibera ANAC n. 311/20234. Esse, ma piuttosto, come detto, le integrano e le completano al fine di armonizzare le pratiche operative, garantire una maggiore coerenza interpretativa tra i vari strumenti e istituti disciplinati dal decreto legislativo n. 24/2023, fornire un sopporto operativo agli enti e rendere più efficace il sistema di tutele del denunciante.
Rimandando quindi ad una attenta lettura delle Linee guida che si allegano alla presente e che si sviluppano attraverso i seguenti capitoli e paragrafi
Il canale interno di segnalazione con l ’obbligo di attivazione all’interno degli enti pubblici di appositi “canali” per ricevere e gestire le segnalazioni definendo i compiti e i poteri del soggetto destinatario delle segnalazioni, le modalità per il ricevimento delle segnalazioni e il processo di gestione delle segnalazioni o se già attivato di verificarne l’adeguatezza rispetto alle nuove previsioni.
Il coinvolgimento attraverso l’invio di apposita informativa sulle modalità di gestione del canale interno delle rappresentanze o organizzazioni sindacali intendendo per esse quelle comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, alle rappresentanze sindacali aziendali ovvero alla rappresentanza sindacale unitaria (RSU).
Le modalità con cui effettuare le segnalazioni della segnalazione che possono avvenire sia in forma scritta che orale.
La previsione di specifiche sanzioni erogate dall’ANAC a carico degli enti per la mancata attivazione del canale interno di segnalazione e delle procedute per la gestione di tali procedimenti.
La gestione del canale interno e della sua attività con definizione del ruolo e dei compiti del gestore con valutazione di eventuali cumulo di incarichi o conflitti di interesse
La fornitura e l’uso della piattaforma informativa di supporto.
La possibilità di affidamento della gestione del canale di segnalazione ad un soggetto esterno
L’adeguamento dei codici di comportamento dei dipendenti alle nuove norme jn materia di whistleblowing.
L’adeguata formazione del personale degli organi di vertice e dei gestori del canale.
DI SEGUITO IL TESTO COMPLETO DELLE NUOVE LINEE GUIDA 2025.










