di Stefano MANINA
Come si apprende dal comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale del Ministero degli Interni, anche quest’anno è stato avviato il progetto “Spiagge sicure – Estate 2025”, il progetto che si pone come obbiettivo quello di rafforzare l’impegno per la legalità nei luoghi a maggiore vocazione turistica durante la stagione estiva.
Il progetto ha stanziato contributi per il valore complessivo di un milione e mezzo di euro per contrastare l’abusivismo commerciale e la vendita di prodotti contraffatti lungo le coste italiane e interesserà 50 i comuni costieri selezionati – tutti non capoluogo di provincia e con meno di 50.000 abitanti e distribuiti su tutto il territorio nazionale e che non siano stati pbeneficiari dei contributi negli anni precedenti – che riceveranno 30.000 euro ciascuno per finanziare azioni di contrasto all’illegalità commerciale.
Come si apprende dal ministero l’iniziativa punta a tutelare cittadini e consumatori, garantendo una presenza più efficace delle Forze dell’ordine e sostenendo un’offerta turistica di qualità, libera da concorrenza sleale e fenomeni di degrado offrendo un supporto concreto alle amministrazioni locali per assicurare un’estate all’insegna della legalità, della sicurezza e del rispetto delle regole, valorizzando allo stesso tempo le nostre località costiere, tra le destinazioni più amate del turismo nazionale e internazionale.
Per dare avvio al progetto il Ministero ha diffuso e inoltrato la relativa circolare esplicativa su come inoltrare alla propria Prefettura di riferimento la domanda per ottenere i finanziamenti che dovrà essere redatta utilizzando l’accluso modello corredati da una scheda progettuale in cui sono illustrate le misure che si intendono adottare e specificati, nel dettaglio, i mezzi e il personale da impiegare, le aree del territorio interessate nonché i relativi costi.
Il contributo utilizzabile dai comuni beneficiari sia a copertura delle spese correnti che di quelle d’investimento potrà essere speso ad esempio per:
l’assunzione di personale della Polizia locale a tempo determinato,
le prestazioni di lavoro straordinario da parte del personale di Polizia locale,
l’acquisto di mezzi e attrezzature e la promozione di campagne informative volte ad accrescere fra i consumatori la consapevolezza dei danni derivanti dall’acquisto di prodotti contraffatti.
La Prefettura, verificata l’ammissibilità dell’istanza e acquisito il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica potrà:
a) approvare il progetto dandone comunicazione al Comune interessato e al Dipartimento della pubblica sicurezza e all’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia.
b) invitare il Comune proponente a produrre eventuali chiarimenti e/o documentazione integrativa;
c) respinge l’istanza qualora rilevi la mancata rispondenza della scheda progettuale alle finalità del progetto, dandone comunicazione al Comune e informando questo Gabinetto, la Direzione centrale per i servizi di ragioneria e l’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia.
Approvato il progetto, cui consegue l’immediata erogazione del contributo, la Prefettura e il comune interessato stipulano uno specifico protocollo d’intesa, sulla base del modello proposto dalla circolare stessa, che dovrà contenere anche l’impegno del Comune a produrre una relazione finale sull’attività svolta nonché sugli esiti dell’iniziativa, corredata dal rendiconto economico-finanziario della gestione e dalla documentazione di spesa.
Tale documentazione andrà inoltrata alla Prefettura competente entro il prossimo 31 ottobre.
Nel caso di quelle Prefetture che abbiano già sottoscritto protocolli o altri accordi in tema di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di prodotti contraffatti, gli impegni correlati alla nuova progettualità possono essere definiti all’interno di un atto aggiuntivo.
La circolare specifica anche che i Comuni che usufruiscono del contributo possono stipulare specifici accordi con altri Comuni che non ne sono beneficiari per un’eventuale compartecipazione al progetto, fermo restando che, in tal caso, il finanziamento riguarda esclusivamente il Comune beneficiario il quale provvede autonomamente a condividerlo con gli altri enti coinvolti.
Il Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale per i servizi di ragioneria si riserva la facoltà di disporre controlli presso i Comuni beneficiari, per il tramite delle Prefetture competenti, al fine di verificare la legittimità delle spese.
Di seguito la Circolare del Ministero degli Interni con i relativi allegati.