Il poliziotto può fare il praticante avvocato

Di Michele Mavino

La decisione del Consiglio Nazionale Forense (CNF) n. 327/2024 affronta un tema di particolare rilevanza per l’accesso alla professione forense, inquadrando la compatibilità tra l’iscrizione al Registro dei praticanti avvocati e l’appartenenza alle Forze dell’Ordine. La vicenda trae origine dal rigetto, da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) di Milano, dell’istanza di iscrizione presentata da un appartenente all’Arma dei Carabinieri. La motivazione del diniego risiedeva nell’incompatibilità tra la funzione pubblica del richiedente – che comporta l’obbligo di denuncia delle notitiae criminis (artt. 361 c.p. e 347 c.p.p.) – e i principi di segretezza e riservatezza che regolano l’attività forense.

Il ricorrente ha contestato tale decisione su più fronti, evidenziando sia profili di illegittimità procedurale, sia questioni...

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