Firmata la pre-intesa del rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022/2024

Di Francesco De Santis

Firmato il Contratto delle Funzioni locali 2022-2024. Dopo 18 riunioni infruttuose e mesi di trattativa, Aran e sindacati firmatari hanno raggiunto l’accordo sulla pre-intesa che porterà in dote agli oltre 430 mila dipendenti di regioni, comuni, province, Città metropolitane e Camere di Commercio aumenti mensili medi pari a 142 euro e arretrati medi, al netto dell’indennità di vacanza contrattuale maggiorata, pari a 2.357 euro. La sottoscrizione della pre-intesa per il triennio 2022-2024 apre ora la strada all’avvio della contrattazione per il 2025-2027 per il quale la legge di bilancio 2025 ha già stanziato risorse per 10 miliardi. 

Secondo l’Aran la conclusione ravvicinata dei due rinnovi contrattuali comporterebbe aumenti medi mensili, su tredici mensilità, di 232,08 euro dal 2026 e 277,13 euro dal 2027.

Gli incrementi derivano dalla combinazione dei due trienni contrattuali: 141,97 euro medi per il triennio 2022-2024; da 90,11 a 135,16 euro medi per il triennio 2025-2027.
Rilevante anche il capitolo arretrati, che raggiungerebbero in media 2.195,39 euro per ciascun dipendente, così suddivisi: 1.773,53 euro (al netto della IVC maggiorata) relativi al Ccnl 2022-2024; 421,86 euro per l’annualità 2025-2027. Grazie agli stanziamenti della legge di bilancio 2026, gli incrementi medi crescerebbero di ulteriori 18 euro mensili per tredici mensilità.

Tra le novità rispetto alle bozze iniziali c’è il rafforzamento dello stipendio tabellare, che ingloberà una quota dell’indennità di comparto crescendo di conseguenza di 122,48 per gli operatori, di 145,49 euro per gli istruttori e di 158,48 per funzionari ed «elevate qualificazioni». Per queste ultime sale, da 18mila a 22mila euro all’anno, anche il tetto della «retribuzione di posizione», cioè la somma che paga la «responsabilità» e l’«autonomia decisionale» collegata all’incarico, come per i dirigenti. A decorrere dal 2024, si rafforza poi la parte stabile del fondo decentrato, per un importo pari allo 0,14% del monte salari 2021.

Oltre agli aumenti, il nuovo contratto contiene molte novità normative, a cominciare dalla possibilità, in via sperimentale, di articolare la settimana lavorativa su quattro giorni e 36 ore.

Nell’ottica di una sempre maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, vengono definiti i criteri di priorità per l’accesso al lavoro agile ed al lavoro da remoto, nonché i casi in cui è possibile estendere il numero delle giornate di prestazione lavorativa resa “a distanza”. Il diritto al buono pasto si maturerà anche in lavoro agile, oltre che in lavoro da remoto. Viene inoltre confermata la proroga fino al 31/12/2026 delle progressioni verticali in deroga (ossia senza titolo di studio).

Ampliata la possibilità di fruire di più permessi nella stessa giornata. Si potranno prendere permessi anche in caso di frequenza di tirocini/stages che siano parte integrante del percorso di studi intrapreso. Viene precisato che i periodi di congedo di maternità/paternità e parentale sono computati per intero nella tredicesima mensilità e non comportano riduzioni di ferie e riposi. È stata prevista la possibilità esplicita di consentire le ferie durante il periodo di preavviso.

Introdotta per la prima volta una disciplina volta a sensibilizzare gli enti ad adottare politiche e regole di gestione delle risorse umane che tengano conto dell’età anagrafica dei dipendenti e che incentivino la sinergia tra il personale di diversa età, promuovendo il dialogo e il reciproco passaggio di competenze ed esperienze.

Nell’ipotesi di aggressione nei confronti del personale dipendente ad opera di terzi, gli enti si assumeranno ogni onere a difesa per tutti i gradi di giudizio, inclusi gli oneri relativi a consulenti tecnici e alle fasi preliminari.

Infine ampliata la tutela a favore del dipendente che, per particolari esigenze di servizio non usufruisce del giorno di riposo settimanale, viene difatti esplicitato che il diritto al riposo compensativo deve essere di almeno 24 ore consecutive.

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