di Stefano MANINA – Michele MAVINO
Il Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2025 ha approvato un provvedimento che preannuncia un’importante revisione dell’assetto normativo della Protezione Civile. Sebbene il testo ufficiale non sia ancora stato pubblicato, le anticipazioni istituzionali e i comunicati stampa consentono già di delineare i principali obiettivi del disegno di legge e di valutarne l’impatto atteso, in particolare per gli enti locali e per il personale – dipendente o volontario – coinvolto nel sistema di protezione civile.
In attesa della diffusione del testo ufficiale e della sua pubblicazione in Gazzetta, rifacendosi alle indicazioni fornite dal comunicato stampa del CdM si apprende che l’intervento si concentra sul riconoscimento e sulla tutela degli operatori in ambito nazionale e territoriale, sostiene la specializzazione del personale e rafforza la capacità di risposta del Sistema nazionale di protezione civile.
Più nel dettaglio, al fine di riconoscere la specificità dei compiti e delle responsabilità connesse, viene istituita, nell’ambito della contrattazione collettiva relativa al comparto delle funzioni locali, una sezione contrattuale specifica destinata al personale (dirigenziale e non dirigenziale) delle strutture di protezione civile delle regioni e degli enti locali.
Particolarmente rilevante è poi la previsione di un nuovo regime di responsabilità penale applicabile agli operatori, alle autorità e ai volontari di protezione civile.
Il tutto attraverso l’introduzione del nuovo articolo 590-septies del codice penale, sulla responsabilità colposa per morte o lesioni personali nelle attività di protezione civile. Saranno infatti i giudici a dover valutare caso per caso e nell’accertamento della colpa o del suo grado si dovrà tenere conto anche della soglia di incertezza scientifica e del contesto d’urgenza nei quali vengono effettuate le valutazioni e adottate le decisioni prese, nonché dei limiti correlati alle disponibilità di dati, strumenti e risorse.
Infine, la punibilità è esclusa per le condotte commesse nell’osservanza delle linee guida e raccomandazioni in materia di protezione civile adottate dall’Autorità competente.
Sull’argomento la stessa Anci per voce di Alan Fabbri, delegato nazionale ANCI alla Protezione Civile e sindaco di Ferrara ha espresso il proprio apprezzmento accogliendo con favore il disegno di legge sulla Protezione Civile, che finalmente riconosce la necessità di tutelare sindaci e operatori chiamati a intervenire prontamente in contesti di emergenza e valutandolo un passo avanti importante verso quella maggiore chiarezza e sicurezza giuridica.
Altri aspetti di interesse per Enti Locali e Polizia Locale
La riforma dovrebbe introdurre un rafforzamento dei percorsi formativi obbligatori e standardizzati. L’obiettivo è migliorare i livelli di preparazione tecnica del personale e dei volontari, con programmi certificati e coerenti con gli scenari emergenziali attuali.
Gli enti locali potrebbero essere chiamati ad aggiornare i piani di formazione interna, destinare risorse a percorsi formativi qualificati, favorire l’accesso del personale alla formazione specialistica riconosciuta a livello nazionale.
La riforma non riguarda soltanto il Dipartimento o le Regioni, ma tocca il cuore operativo del sistema: i territori.
Per i Comuni e le Unioni di Comuni, l’approvazione del DDL potrebbe comportare l’aggiornamento dei Piani Comunali e Intercomunali di Protezione Civile, la revisione dei modelli di coordinamento tra Uffici Tecnici, Polizia Locale e Volontariato, un maggiore coinvolgimento della Polizia Locale nella gestione strutturata delle emergenze e delle attività di prevenzione, nuovi protocolli di cooperazione con Prefetture e Regioni.
Per la Polizia Locale, che spesso rappresenta la prima presenza istituzionale sul territorio in caso di emergenza, si aprirebbe un capitolo importante: formazione dedicata, maggiore certezza delle responsabilità e possibile riconoscimento formale del ruolo svolto nella catena di protezione civile.
NON APPENA IL TESTO DEL PROVVEDIMENTO SARA’ PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE SARA’ CURA DELLA REDAZIONE DIFFONDERE IL TESTO DEL DDL CON PIU’ DETTAGLIATI E APPROFONDITI COMMENTI.









