di Stefano MANINA
Il Ministero della Salute nei giorni scorsi ha diffuso le nuove Linee Guida per il contrasto, gestione e prevenzione del fenomeno della diffusione del Fentanyl adottate secondo quanto previsto dal Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici, elaborato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le azioni proposte prevedono il coinvolgimento dei diversi attori direttamente o indirettamente nelle attività di prevenzione e contrasto alla diffusione di sostanze illegali in Italia tra cui anche le forze dell’ordine e quindi la Polizia Locale e mirano a rafforzare le misure di vigilanza e prevenzione per evitare il furto, l’abuso o la diversione di farmaci a base di Fentanyl, sia a livello farmaceutico sia distributivo, con particolare attenzione all’uso improprio e alla allerta rapida in caso di sottrazioni illecite.
Infatti il documento sottolinea con forza come per il compiuto perseguimento degli obiettivi posti sia fondamentale e strategica la collaborazione tra le autorità sanitarie, le farmacie, i distributori, le Forze dell’ordine e le dogane al fine di garantire una risposta tempestiva in caso di anomalie
Da un punto di vista scientifico e conoscitivo sono interessanti i paragrafi del documento in esame che ben rappresentano la natura di questo farmaco e il suo meccanismo di azione ed effetti farmacodinamici che viene presentato come un potente analgesico che agisce sul recettore μ-oppiaceo, con rapida insorgenza di analgesia e breve durata d’azione.
Il documento ricorda che il Fentanyl ed i suoi sali compaiono in forma di polveri bianche granulari o cristalline e le formulazioni farmaceutiche si presentano come soluzioni di Fentanyl citrato ad uso iniettivo, come cerotti transdermici o, ancora, come pasticche per uso transmucoso orale.
Attualmente nel nostro Paese il Fentanyl è utilizzato per scopi consentiti e sotto controllo medico come anestetico generale negli interventi di chirurgia maggiore e per la gestione del dolore cronico grave che richiede la somministrazione continua a lungo termine di oppioidi o per il trattamento del dolore episodico intenso in pazienti già in terapia di mantenimento con un oppioide per il dolore cronico da cancro-.
L’uso di tale sostanza provoca causa euforia, analgesia, e sedazione ma purtroppo la tolleranza e dipendenza si sviluppano rapidamente dopo l’uso ripetuto con sintomi quali sudorazione, ansia, diarrea, dolori ossei, crampi addominali, brividi o cute anserina) si manifestano quando l’uso è interrotto.
Particolarmente pericolose sono le interazioni e le miscelazioni con altre sostanze quali eroina, cocaina, alcool o altri depressivi e benzodiazepine. considerando la minima quantità necessaria per ottenere l’effetto e che spesso gli utilizzatori non ne sono consapevoli.
Invece l’overdose provoca depressione respiratoria che può portare alla morte improvvisa può a causa di arresto cardiaco o grave reazione anafilattica. La dose letale stimata di Fentanyl negli esseri umani di 2 mg.
Le Linee Guida evidenziano con particolare preoccupazione come il Fentanyl, come anche altri oppioidi sintetici possa essere utilizzato per la produzione di medicinali contraffatti ad azione sul sistema nervoso centrale e di altri oppioidi per il mercato illecito.
Il Ministero indica come possibile soluzione per risolvere le criticità relative alla diffusione di un farmaco così pericoloso quella costituita dalla ricetta bianca dematerializzata intesa come documento redatto in modalità informatica da un medico prescrittore, provvisto di una numerazione univoca, inviato ad un sistema di accoglienza, il quale lo rende disponibile alle farmacie per la consultazione e successiva erogazione al paziente
Per la generazione della ricetta elettronica il medico prescrittore accede al sistema TS (www.sistemats.it) attraverso identificazione, che può avvenire o tramite identità digitale (Spid, CIE, Smart Card) oppure attraverso credenziali.
IN ALLEGATO LE LINEE GUIDEL DEL MINISTERO DELLA SALUTE.










