Anche il personale non dirigente può presentare querela.
Di Michele Giuliano Perrone
Molte volte sarà capitato, mentre si fa la spesa al supermercato o nelle grandi catene di distribuzione, di assistere mentre il personale della sicurezza è intento a fermare i taccheggiatori che, con destrezza, hanno appena perpetrato un furto di prodotti alimentari.
Ma cosa rischia chi è colto in flagranza di reato?
NORMATIVA VIGENTE
Chi ruba al supermercato generi alimentari o altri prodotti, anche di un minimo valore di mercato, è soggetto ad un procedimento penale che prende avvio tramite una querela.
Il Codice Penale che disciplina il reato di furto non pone limiti minimi al valore del bene trafugato. Si parla di furto, quindi, anche se l’oggetto di cui si è appropriati in maniera illegittima ha un esiguo valore economico.
Secondo molteplici sentenze giurisprudenziali, si parla di “furto consumato” solo nel caso in cui il soggetto che si è appropriato del bene supera le casse senza corrispondere il prezzo del prodotto. Qualora un vigilantes, nell’esercizio delle sue funzioni, trovi uno o più soggetti atti ad occultare la mercanzia nel giubbotto o in uno zaino, ma non oltrepassa le casse di pagamento, si parla di “furto tentato”, il che mette in atto ugualmente il procedimento penale, ma in forma più lieve.
Quando si parla di furto o di tentativo di furto al supermercato, chi è colto nell’atto di rubare, rischia una denuncia/querela da parte del proprietario o del responsabile del punto vendita.
Una sentenza della Corte di Cassazione Sezione Penale, la n. 7193/2024, è stata chiamata ad intervenire poiché il Tribunale per i minorenni di Sassari, aveva dichiarato l’improcedibilità a carico di un minore per un difetto di querela. La succitata sentenza della Cassazione ha stabilito che, anche una cassiera o un altro dipendente al posto del titolare possono presentare querela, in quanto delegati e poiché gli stessi, secondo gli “ermellini”, hanno “una detenzione qualificata sul bene”.
SANZIONI PENALI PER IL FURTO
Ai sensi dell’ex art. 624 del Codice Penale il furto è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa da 154 a 516 euro. Il delitto è punito con la querela della persona offesa.
Per i furti in negozio o in supermercato si parla di furto aggravato in quanto i beni sono esposti alla fede pubblica. In questo caso la pena prevista per il furto aggravato è la reclusione da 2 a 6 anni e la multa da 927 a euro 1500.
SI PUO’ESSERE ASSOLTI PER IL FURTO AL SUPERMERCATO?
L’introduzione della “Riforma Cartabia”, in ambito di giustizia penale e civile, ha stabilito che la maggior parte dei furti siano a querela di parte dei “soggetti aventi diritto”. Ciò significa in buona sostanza che, il soggetto reo, potrebbe trovare un “possibile accordo “ con la persona offesa e che, a fronte di un danno ristorato, potrebbe rimettere la querela.
Un altro caso potrebbe essere rappresentato dall’”estinzione del reato” per condotte riparatorie ai sensi dell’ex art. 162 ter del Codice Penale. In particolare, se l’imputato ripara integralmente il danno cagionato mediante restituzioni o risarcimento e, ove possibile, ripara la conseguenza dannosa del reato, il giudice, sentite le parti e la persona offesa, può dichiarare estinto il reato.
Un’ultima strada è rappresentata dalla cosiddetta “tenuità del fatto”: nei reati per i quali è prevista la pena detentiva non superiore nel minimo di 2 anni, la punibilità può risultare esclusa allorquando la condotta dell’agente sia di particolare tenuità ed il comportamento risulti essere non abituale. Quanto anzidetto sta a significare che l’Organo Giudiziario ritiene il soggetto colpevole ma rinuncia a punire il reo.
SI PUO’ PERQUISIRE IL LADRO CHE RUBA AL SUPERMERCATO E SI POSSONO UTILIZZARE I FILMATI DELLE TELECAMERE PRESENTI ALL’INTERNO?
Un vigilantes o qualsiasi altro dipendente del supermercato non hanno potere per perquisire un soggetto, frugare nel suo zaino o chiedergli i documenti, ragion per cui, solo le Forze di Polizia possono procedervi.
I filmati di telecamere a circuito chiuso presenti nei locali del supermercato, invece, possono essere utilizzati nei seguenti casi:
- i clienti devono essere avvertiti mediante apposizione di un cartello ai sensi del GDPR Europeo;
- le telecamere riprendano l’area interessata alla vendita e alle casse.