di Stefano MANINA
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno in data 21 luglio 2025 ha emesso la circolare prot. nr. 0028701 avente per oggetto la Tutela della sicurezza nelle attività di intrattenimento e pubblico spettacolo.
Con tale atto il Viminale ha inteso richiamare nel pieno della stagione estiva l’attenzione di tutti gli Enti preposti al fine dell’adozione di ogni iniziativa utile ad assicurare lo svolgimento delle attività di intrattenimento e spettacolo nel massimo rispetto di tutte le normative di settore con particolare attenzione alle località turistiche.
Nel richiamare il quadro normativo la Circolare sottolinea l’importanza delle recenti Linee Guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle vicinanze degli esercizi pubblici con le quali è stata richiamata la necessità di valorizzare la cooperazione con i gestori dei locali mediante la sottoscrizione di patti locali con le associazioni di categoria.
Tali patti andranno siglati nel rispetto delle citate Linee Guida che contengono un ampio catalogo delle misure da adottare adattandole al meglio alle singole realtà locali.
La promozione di tale attività pattizia viene vista come lo strumento più idoneo a far decollare il partenariato pubblico-privato implementando la sicurezza con approccio sistematico e integrato.
In particolare il contributo richiesto ai singoli esercenti non dovrà essere un onere, ma piuttosto dovrà essere funzionale alla promozione di una maggiore consapevolezza delle criticità esistenti, favorendo il contributo di tutti gli attori per prevenire situazioni di illegalità.
Secondo il documento il settore dell’intrattenimento pubblico che ricopre un importante valore sociale ed economico è sempre più interessato da fenomeni di violenza e criminalità molto spesso favoriti da un contesto di abusivismo attraverso l’organizzazione di eventi illegali che tra l’altro rappresentano una forma di concorrenza commerciale sleale.
iI Ministero guarda poi con particolare preoccupazione al fenomeno dei cosiddetti rave party ghe spesso diventano teatro di fatti criminosi conseguenti all’incontrollato abuso di alcol e droghe.
Per contrastare ogni forma di abusivismo la circolare promuove un approccio multidirezionale per prevenire con il coinvolgimento delle istituzioni e dei privati.
Il Viminale chiede quindi senza mezzi termini un rinnovato slancio nei Comitati per l’ordine e sicurezza pubblica con una coordinata attività che coinvolga oltre che le forze di polizia statali anche i Vigili del Fuoco l’ispettorato del lavoro e la polizia locale, attraverso la programmazione di attività coordinare di vigilanza che consentono di intervenire simultaneamente su più aspetti.
Relativamente poi all’applicazione dell’articolo 100 Tulps la Circolare evidenzia come sia sempre di più aumentato il ruolo del gestore del locale cosa che comporta un ripensamento generale delle finalità e dell’uso di tale strumento.
In particolare vengono richiamate integralmente le indicazioni già fornite nel 2019 con direttiva del Capo della Polizia che aveva diffuso una sorta di road map utile ai Questori nell’applicazione del Loro potere discrezionale, con un nuovo invito alla valutazione di elementi oggettivi e un più preciso rispetto delle procedure e del contraddittorio, anche al fine di evitare sonore bocciature da parte del Giudice amministrativo
Da ultimo la circolare indica come efficace strumento volto a garantire la sicurezza negli spazi pubblici e privati ove si svolgono gli spettacoli di intrattenimento anche l’adozione del divieto di accesso nei pubblici esercizi nei confronti dele persone che nei tra anni precedenti sono state denunciate per reati commessi in occasione di disordini al loro interno o nelle immediate vicinanze secondo quanto stabilito dall’art 13 bis del decreto legge 14/2017.
In allegato la circolare del Ministero degli Interni.