Videosorveglianza sui luoghi di lavoro: a volte si può
Di Michele Mavino
La sentenza della Corte di Cassazione nr 28613/2025 si colloca all’interno della giurisprudenza in materia di furto aggravato in ambito lavorativo e affronta, con un’ampia motivazione, profili tanto sostanziali quanto processuali. Il caso nasce dall’impugnazione di una decisione assolutoria, poi riformata in appello con condanna per furto continuato aggravato a carico di una dipendente di farmacia, accusata di essersi appropriata, in un arco temporale di circa tre anni, di somme di denaro e prodotti farmaceutici. La Cassazione, rigettando il ricorso, conferma l’impostazione dei giudici di merito, ribadendo alcuni principi di rilievo.
Il nodo centrale della controversia riguarda la videosorveglianza sul luogo di lavoro. La difesa aveva invocato la natura di “intercettazione ambientale” delle riprese non autorizzate e...









