Autovelox: al via il monitoraggio

Avviata l’indagine finalizzata all’individuazione dei criteri per l’omologazione.

Di Michele Mavino

Con la circolare del 16 aprile 2025, il Ministero dell’Interno – su sollecitazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – avvia una ricognizione nazionale dei dispositivi di controllo da remoto della velocità (autovelox, tutor, dispositivi fissi e mobili), in uso da parte degli enti locali, escludendo espressamente le dotazioni in uso agli organi di polizia stradale statali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza).

L’iniziativa è finalizzata a raccogliere dati aggiornati sul numero di dispositivi effettivamente utilizzati e sul relativo regime di approvazione/omologazione, anche in vista della definizione di nuovi requisiti tecnici e omologativi previsti da uno schema di decreto in corso di elaborazione presso il MIT.

Si tratta di un passaggio significativo sotto diversi profili operativi:

Centralità della documentazione amministrativa: La circolare richiama implicitamente l’importanza di mantenere aggiornati tutti gli atti relativi ai dispositivi di controllo (schede tecniche, provvedimenti di approvazione, verifiche di funzionalità e taratura, e posizionamento). Per i comandi di polizia locale ciò comporta l’esigenza di una pronta disponibilità della documentazione tecnica e amministrativa utile alla compilazione della scheda allegata alla circolare.

Verifica dei requisiti di legittimità degli accertamenti: La ricognizione potrebbe preludere a futuri interventi normativi o regolamentari. È dunque opportuno che i comandi verifichino la piena conformità dei dispositivi in uso ai requisiti previsti dalle norme attualmente vigenti (es. art. 45 e 142 del Codice della Strada, Direttive Ministeriali in materia di segnaletica e installazione, limiti di velocità sui quali vengono effettuati i controlli ecc.).

Ruolo attivo delle Prefetture
La richiesta è rivolta ai Prefetti, chiamati a coordinare sul territorio la raccolta dati coinvolgendo gli enti locali. I comandi di polizia locale dovranno collaborare fornendo puntuale riscontro nei tempi indicati (entro il 31 maggio 2025).


Il riferimento allo schema di Decreto in merito ai requisiti di omologazione lascia intendere che il Ministero delle Infrastrutture stia lavorando a un aggiornamento dei criteri tecnici rispetto a quelli precedentemente inviati alla Commissione Europe, con il presumibile intento di contemperare le esigenze di trasparenza e di superamento della fase dei contenziosi con quella di garantire comunque continuità nei controlli stradali, evitando di escludere dall’immediata utilizzabilità un numero eccessivo di dispositivi.

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