di Stefano MANINA
Il 4 giugno scorso presso la Prefettura di Catanzaro è stato siglato uno dei primi protocolli d’intesa per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e delle discoteche.
I soggetti interessati sono stati la Prefettura le forze di polizia statali e locali, i Vigili del Fuoco, i Comuni, la Camera di Commercio la Confesercenti e le associazioni di categoria FIBE E SILB.
Il protocollo è stato siglato in ottemperanza alle Linee Guida approvate col Decreto del Ministero degli Interni nr 20 del 25 gennaio e successivamente emanate il 28 aprile 2025 di cui avevamo già dato notizia nelle scorse settimane.
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Il protocollo definito l’ambito di applicazione prevede i seguenti punti.
Gli impegni presi dagli operatori economici tra i quali merita in particolare sottolineare quello in materia di videosorveglianza che si concretizzano nell’ installare impianti di videosorveglianza gestiti dai titolari degli esercizi stessi tramite gli addetti ai servizi di controllo, o affidati a istituti di vigilanza privata, nel rispetto delle norme stabilite a tutela della riservatezza.
Il posizionamento di tali impianti all’esterno del singolo esercizio deve assicurare esclusivamente l’inquadratura delle vie di accesso e di esodo dal locale, senza ricomprendere la strada pubblica sulla quale il medesimo locale si affaccia.
Gli aderenti dovranno inoltre conservare i filmati ripresi dagli apparati di videosorveglianza per il periodo massimo consentito dalle vigenti normative in materia di tutela dei dati personali e dagli indirizzi impartiti dal Garante;
Infine dovranno manutenere e tenere in funzione i predetti apparati, al fine di evitare soluzioni di continuità nell’acquisizione delle immagini e nella relativa messa a disposizione a favore delle Forze di polizia, allorché queste ne facciano richiesta per lo svolgimento dei compiti istituzionali.
Altro aspetto interessante è l’adozione dei «Codice di condotta» dell’avventore, recante le regole di comportamento da osservarsi nel locale e nelle immediate vicinanze redatto sulla base del testo proposto in allegato dallo stesso protocollo e che dovrà essere affisso in modo ben visibile all’interno del locale e pubblicizzato anche sui siti web degli stessi esercizi, al fine di promuovere il consapevole concorso dei clienti nella prevenzione di situazioni di illegalità.
Gli ulteriori impegni degli esercenti pubblici in a caso di pubblici spettacoli ed intrattenimenti
Gli impegni specifici dei gestori delle discoteche e dei locali da ballo.
Tra essi meritano particolare nota:
installare di apparati di videosorveglianza anche alle aree esterne adibite al parcheggio, nonché alle zone destinate ai fumatori ed alla sosta ed attesa delle persone prima dell’ingresso, sempre che le aree siano di esclusiva pertinenza/proprietà del locale e alle zone interne del locale adibite alla somministrazione di bevande.
regolamentare l’accesso e la permanenza all’interno dei locali nel limite complessivo stabilito dalla capienza consentita, anche a mezzo di conta persone, e di precluderli a persone pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica,
affidare il controllo dell’accesso e della permanenza del pubblico all’interno dei locali, a personale formato e autorizzato ai sensi del D.M. 6 ottobre 2009 fornito di tesserino di riconoscimento.
collocare, all’uscita del locale rilevatori del tasso alcolemico, del tipo precursore a disposizione dei clienti che vogliano verificare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida e a affigere le prescritte tabelle.
prevedere che durante gli eventi sia presente personale incaricato dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi.
predisporre ed aggiornare regolarmente i piani di emergenza, mantenendo efficiente la segnalazione delle vie di fuga.
favorire l’impiego di metal detector palmari all’ingresso dei locali. al fine di evitare l’introduzione di armi, oggetti atti ad offendere ovvero spray urticante.
I meccanismi premiali previsti in capo al Questore nell’applicazione dell’articolo 100 TULPS
Gli impegni delle organizzazioni di categoria
L’attività di monitoraggio con l’istituzione di una cabina di regia che ogni sei mesi si ritrova per fare il punto l’applicazione del protocollo.
IN ALLEGATO IL PROTOCOLO DI INTESA