Minaccia o sfogo? Il caso della minaccia a Pubblico Ufficiale
Di Giuseppe Vecchio
È bastata una breve frase, pronunciata nel contesto ristretto e “delicato” della vita carceraria, per riportare al centro del dibattito giuridico uno degli articoli più discussi del nostro Codice Penale. Parole che, seppur inserite nel quotidiano clima di tensione che spesso caratterizza i rapporti tra detenuti e personale penitenziario, sono state ritenute idonee a integrare una fattispecie di reato.
La frase in questione “Se entro domani non vengo trasferito, spacco tutta la cella” potrebbe a prima vista apparire come uno sfogo minaccioso tra i tanti che si consumano nelle relazioni tese e asimmetriche tra chi è privato della libertà personale e chi è incaricato di garantirne la custodia. Tuttavia, secondo la Corte di Cassazione, con la sentenza...